Roma è una città magica.
E’ una città contraddittoria. Romantica, misteriosa, ricca di arte, di storia e di bellezza. E allo stesso tempo è abbandonata a se stessa. Ci sono stata di verse volte ed ogni volta invece di trovarla migliorata, nei servizi, nella manutenzione dei parchi, nei mezzi di trasporto, la trovo in decadenza. Forse è anche questo parte del suo fascino. Forse è una città così densa di antichità che non può essere moderna. Non lo so.

E’ la prima volta però che vado Roma con minime e come sempre, quando viaggio con lei, le città svelano i loro segreti e i loro aneddoti più curiosi.

Roma per bambini, e non solo.

1. Il Colosseo

Sarà banale, ma è l’icona di Roma e un monumento di una bellezza mozzafiato.
Io non ci ero mai entrata, dissuasa dalle lunghe code che ho sempre trovato per visitarlo.
Per l’occasione ho prenotato una visita guidata per bambini al Colosseo e ai fori romani con Tikidoo. Una guida molto preparata ci ha guidati alla scoperta della misteriosa storia di un gladiatore. Tra inganni, sotterfugi e giochi ci ha così raccontato la storia del Colosseo e dei gladiatori.

2. I fori romano e palatino

Dopo il colosseo abbiamo proseguito la visita guidata ai fori e siamo poi salite sul  colle Palatino.
La valle compresa tra Paltino, Campidoglio e Quirinale in origine era poco adatta ad essere abitata perché paludosa. Fu utilizzata come mercato del bestiame. La piana fu poi bonificata grazie alla costruzione della cloaca massima e divenne la vera e propria piazza cittadina, il foro. Durante l’impero vi furono costruiti numerosi templi e archi trionfali. Da un lato si trova quello che resta della Basilica di Massenzio. Dall’altro, vicino al Colosseo, l’arco di Costantino.

Per ammirare la magnificenza di questi resti e , dall’altro, del Circo Massimo, si deve salire sul colle Palatino.

Su questo colle la leggenda vuole che Romolo nel 753 a.C. fondò la città di Roma. E sempre su questo colle gli imperatori dimoravano in ville lussuosissime.
Sul Palatino abbiamo trovato una mostra temporanea di arte moderna: “Da Duchamp a Cattelan. Arte contemporanea al Palatino”.

Sie ntra con lo stesso biglietto del Colosseo.

3. Pantheon

E’ un tempio dedicato originariamente al culto di tutti gli dei pagani. Il suo corpo principale è una grande sfera che rappresenta la sfera celeste degli dei.
E’ un opera così complessa nella sua semplicità e originalità che moltissime altre costruzioni al mondo ne hanno tratto ispirazione. Ma senza riuscirne ad eguagliarne la dimensione di 43 m di diametro.
Nel 608 d.C. il Papa vi vece collocare dei resti di alcuni martiri e divenne consacrato come Chiesa. Al suo interno c’è la tomba di Raffaello.

4. La fontana di Trevi

Esprimi un desiderio. E butta una monetine nella fontana più famosa del mondo.
Per farlo però dovrai farti largo tra la folla di turisti che la assiepa. Ma ne vale la pena.
La fontana celebra l’arrivo dell’acquedotto di Augusto a Roma e da allora il flusso d’acqua non si è mai interrotto.

5.Piazza di Spagna, Piazza del Popolo  e il Tridente.

vita” romana. E poi percorrete le vie della moda. Via dei Condotti è la più esclusiva via dello shopping della capitale.
Dirigetevi poi verso piazza del Popolo passando per via Margutta, una via pittoresca costellata da studi di artisti.
A guardia dell’accesso della piazza ci sono le due chiese gemelle: Santa Maria dei miracoli e Santa Maria in Montesanto. Al centro, l’obelisco che Augusto portò dall’Egitto.
Piazza del Popolo era il maestoso ingresso della città per chi arrivava da Nord. Entrate nella Basilica di Santa Maria del Popolo per ammirare le due tele del Caravaggio: Conversione di San Paolo e Crocifissione di San Pietro.
Salite al Pincio per un tramonto romantico.

6. Campo de’ fiori

Rumoroso e colorato mercato di Roma. Per anni la piazza ospitò le esecuzioni. Qui fu giustiziato per eresia giordano Bruno.

7. Ghetto ebraico

E’ un luogo sugestivo dove passeggiare per raggiungere il lungo Tevere e l’isola Tiberina,la bocca della verità o il Teatro di Marcello.
Disseminato di botteghe artigiane, fornai Kosher e trattorie.


8. Isola Tiberina

E’ l’isola abitata più piccola al mondo e si trova al centro del Tevere.
La leggenda narra che si sia formata  nel 509 a.C. quando, spodestato Lucio Tarquinio Superbo l’ultimo re di Roma,  il popolo, in segno di odio verso il tiranno, gettò nel Tevere l’enorme deposito di grano del re, per quantità così abbondante da formare un’isoletta.

Ma quella più conosciuta è quella legata al culto di Esculapio, dio della medicina, questa spiega il collegamento, da sempre esistente, di quest’isola con l’attività di assistenza ai malati e anche rende comprensibile il significato di una denominazione che la caratterizza: la Nave di Pietra. Nel 291 a.C. la città di Roma era stata colpita da una terribile pestilenza che aveva mietuto moltissime vittime e i sacerdoti, dopo aver consultato i libri sibillini, avevano inviato una delegazione ad Epidauro, luogo di culto di Esculapio.

Gli ambasciatori tornarono a Roma portando sulla nave un serpente, animale caro al dio. All’altezza dell’isola Tiberina, come riporta Ovidio nelle Metamorphosi, il serpente spiccò un salto e nel punto in cui si rifugiò fu innalzato un tempio dedicato ad Esculapio e l’isola stessa fu sistemata architettonicamente come una nave; oltre alle fiancate, alla prua e alla poppa, di questa rimangono notevoli resti, il simulacro del natante aveva nel mezzo un obelisco rappresentante l’albero maestro.   Sui resti del tempio venne poi  costruita la chiesa di San Bartolomeo all’Isola, che conserva un campanile romanico del XII secolo e, lungo la navata della chiesa, le colonne del tempio.

Nel periodo estivo ospita un cinema sotto le stelle e diventa palcoscenico di spettacoli e eventi.

9. Trastevere

Coi suoi vicoli lastricati di sampietrini e i palazzi color ocra è uno dei rioni più vivaci di Roma. Un tempo era un sobborgo popolare. Oggi è un quartiere trendy pieno di ristoranti e bar. E’ da visitare sia di giorno e da vivere di notte.

10. Piazza Navona

E’ forse la più popolare delle piazze di Roma. Nell’antica Roma ospitava lo stadio di Domiziano dove si svolgevano giochi atletici e battaglie navali, dato che la piazza poteva venire allagata.
Ospita 3 fontane. Quella centrale, la fontana dei Fiumi è opera del Bernini e rappresenta il Danubio, il Nilo, il Gange e il Rio della Plata.

11. Villa Borghese e GAM

Sulla carta è uno dei parchi più belli di Roma, con curati giardini all’italiana e uno specchio d’acqua dove è possibile noleggiare barchette a remi. Ospite anche il museo di villa borghese, ma è consigliato verificare orari e apertura localmente.
I giardini sono trascurati e i sentieri sconnessi. Inoltre è un parco con strade percorse da taxi, bus e auto… insomma non è all’altezza di altri parchi italiani e stranieri. Però con una breve passeggiata porta a un gioiello: la galleria  di arte contemporanea di Roma. Della GAM parlo meglio qui.

12. La cripta dei Cappuccini

Nei sotterranei della chiodassi Santa Maria Immacolata, in via Veneto, c’è un sotterraneo fatto completamente di ossa. Ogni cosa: cornici, candelabri… un po’ macabro, ma incuriosisce molto i bambini. Ne ho approfittato per fare una lezione di anatomia a mini me che ha gradito.
All’interno della cripta è vietato fotografare ma qui potete vederne qualcuna.

13. La bocca della verità

La Bocca della verità è l’antico mascherone, probabilmente un antico tombino,  del diametro di metri  1,80, murato nella parete del pronao di Santa Maria in Cosmedin, ha le sembianze di un volto maschile con barba; occhi, naso e bocca sono forati per fare defluire l’acqua.

Il film Vacanze Romane di William Wyler, con gli indimenticabili protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck, ha consacrato la Bocca della Verità ad una indiscussa fama. Era il 1953 e da allora è entrato nell’immaginario turistico. La sua fama è legata alla tradizione popolare, per la credenza che la bocca potesse mordere la mano di chi non avesse affermato il vero.

14. Città del Vaticano – Musei Vaticani

Entrare in uno stato indipendente , piccolo, ma sovrano per i bambini è una visita curiosa. Sopratutto perché non ci sono frontiere o confini e perché è il più piccolo stato indipendente al mondo.

Ho prenotato dei biglietti sul sito per evitare la coda ai Musei Vaticani, che non avevo mai visto. E che mai rivedrò. L’afflusso incontrollato e mal gestito di turisti lo rende un museo non visitabile piacevolmente. Non c’è lo spazio per poter sostare nei corridoi e davanti alle opere principali. Il caldo e il fiume umano che ti spinge a proseguire verso la Cappella Sistina non permettono di goderne le meraviglie.
Ho visitato molti musei affollati come ad esempio gli Uffizi, ma non c’è paragone . Sicuramente una volta nella vita bisogna alzare gli occhi verso il soffitto della Cappella Sistina, sempre che si trovi un metro quadro dove fermarsi. Ma, appunto, per quanto mi riguarda, una volta. Basta.
Abbiamo preso l’audioguida per bambini, che con una spiegazione ben fatta, accompagna attraverso un percorso breve. Peccato solo che sia molto sbilanciata nell’area dell’antico Egitto e un po’ carente delle opere classiche.

Raffaello con La scuola di Atene, Giotto,Perugino, Tiziano, Caravaggio, Bernini…. e lo splendido Giudizio Universale di Michelangelo sono solo alcune delle meraviglie che custodisce.

15. Città del Vaticano – San Pietro

La più grande e sacra Basilica del mondo Cristiano, fatta costruire dall’imperatore Costantino sulla tomba di San Pietro. Fu poi ricostruita mille anni dopo quando minacciava di crollare e fu così realizzato “il cupolone” ad opera di Michelangelo. Oggi custodisce due opere d’arte impareggiabili: la Pietà di Michelangelo e il Baldacchino del Bernini.

La piazza antistante fu progettata da Gian Lorenzo Bernini . La piazza doveva ospitare moltitudini di devoti che dovevano rivolgere tutti l’attenzione alla facciata. Fu così concepita ovale. Al centro si trova l’obelisco e ai suoi lati due fontane. Sulla linea che le congiunge all’obelisco ci sono decorose di marmo bianco che rappresentano il centro dei due colonnati. Osservando il rispettivo colonnato da questi punti le colonne si sovrappongono e appaiono come un’unica fila.

16. Castel Sant’Angelo

Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l’imperatore Adriano e la sua famiglia, Castel Sant’Angelo ha un destino atipico nel panorama storico-artistico della capitale.
Mentre tutti gli altri monumenti di epoca romana vengono travolti, ridotti a rovine o a cave di materiali di spoglio da riciclare in nuovi, moderni edifici, il Castello – attraverso una serie ininterrotta di sviluppi e trasformazioni che sembrano scivolare l’una nell’altra senza soluzione di continuità – accompagna per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma.
Da monumento funerario ad avamposto fortificato, da oscuro e terribile carcere a splendida dimora rinascimentale che vede attivo tra le sue mura Michelangelo, da prigione risorgimentale a museo, Castel Sant’Angelo incarna nei solenni spazi romani, nelle possenti mura, nelle fastose sale affrescate, le vicende della Città Eterna dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati.

Il tratto di mura che lo congiunge a San Pietro, il passetto, è stato costruito per permettere al Papa di rifugiarsi nel castello in caso di necessità.

17. Altare della Patria e  mostra di Botero

L’altare della Patria, o Vittoriano, non è molto ben voluto dai romani. E’ una massiccia montagna di marmo bianco che domina piazza Venezia. Fu costruito in onore di Vittorio Emanuele II e al suo interno ospita un museo del Risorgimento , che non abbiamo visitato.

Siamo invece salite con l’ascensore panoramico sulla terrazza delle quadrighe. Bellissimo il panorama a 360 gradi su Roma.

Abbiamo visitato la mostra temporanea di Botero, piccola ma piacevole. Ci ha permesso di conoscere l’opera dell’artista colombiano famoso e popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, immediatamente riconoscibile.
Una dimensione onirica, fantastica e fiabesca dove si percepisce forte l’eco della nostalgia e di un mondo che non c’è più o in via di dissoluzione.
Uomini, animali, vegetazione i cui tratti e colori brillanti riportano immediatamente alla memoria l’America Latina dove tutto è più vero del vero, dove non c’è posto per la sfumatura e che anzi favorisce l’esuberanza di forme e racconto.

18. Galleria Doria Pamphilj

La Galleria Doria Pamphilj è una grande collezione privata esposta nel Palazzo Doria Pamphilj che si trova lungo via del Corso.
Potenzialmente potrebbe essere una chicca, con le sue sale meravigliose e sontuose e il suo cortile interno che sembra un angolo fuori dal tempo. Nella pratica, pur essendo una galleria privata piena di opere d’arte la vista (che abbiamo fatto con l’audioguida) è piuttosto piatta e non ne valorizza la bellezza.

19. Il chiostro del Bramante

Nascosto in una delle vie che circondano Piazza Navona è un magnifico chiostro rinascimentale che ospita mostre di arte moderna. Noi abbiamo avuto la fortuna di inciampare nella personale di Jean- Michel Basquiat (che merita un approfondimento a parte che trovate qui). L’impressione che ne abbiamo avuto è di un “museo” moderno e originale. Con allestimenti curati che ti permettono di vivere le mostre e gli artisti che propone come “esperienze”. Qualunque sia la mostra che ospita secondo me vale la pena visitarla.

20. MAXXI – Museo nazionale della arti del XXI secolo

Un po’ fuori mano, ma a seconda delle mostre che ospita può valere la pena visitarlo.

E’ un museo architettonicamente molto interessane e moderno, ha servizi e spazi che lo rendono godibile da tutta la famiglia. Ha anche un percorso per bambini nello spazio permanente. Si tratta di un piccolo opuscolo con dei giochi e degli spazi per disegnare con riferimento alle opere esposte. Offre aperitivi e serate al museo.

21. 2 piccole meraviglie

Piazza Cavalieri di Malta

Esiste uno stato che è grande come una villa. Si tratta del sovrano militare ordine di Malta, che ha i suoi francobolli, le sue leggi e un tempo anche la sua moneta. L’attrazione particolare di questa piazza è un piccolo pertugio che spicca sul portone della villa. Se sbirci attraverso la fessura puoi vedere la cupola di San Pietro dall’altra parte della città.

Via Piccolomini e l’illusione ottica del cupolone

La vista della cupola di San Pietro da via Niccolò Piccolomini è un’esperienza da non perdere. Da qui, infatti, potete ammirare la cupola… come non l’avete mai vista. Percorrete la via, osservando la cupola, ed ecco che più vi avvicinate, più il Cupolone si allontana. Se indietreggiate, la cupola vi sembra più grande e più vicina. Un gioco di prospettive che rende affascinante la visuale e suggestivo l’effetto visivo. Soprattutto se il punto in questione è la Cupola di San Pietro. Si tratta di un curioso effetto ottico, dovuto alla disposizione degli edifici e al punto di osservazione.

E’ per questo che via Piccolomini è un luogo unico. L’ideale per concludere in bellezza una serata in centro, o per dare un tocco speciale ad una serata romantica.

22. Le fontane di Roma e i nasoni

A roma non c’è bisogno di comprare acqua in bottiglia. Basta portare con se una borraccia. E’ costellata di fontane e fontanelle di acqua potabile e fresca perché è sempre in continuo movimento.

Non esiste nessun’altra città al mondo che vanti ben 2.000 fontane pubbliche da cui scorre fresca ed ottima acqua da bere.
 
Stiamo parlando della cosiddetta “acqua del Sindaco” (così a Roma viene comunemente chiamata l’acqua che esce dai rubinetti) e delle famosissime fontane che vengono chiamate “Nasoni” dalla tradizione popolare, per la loro particolare forma.
 
I Nasoni sono fontanelle che possiamo definire “democratiche”, perché si possono trovare indistintamente sia nel centro storico che nei quartieri residenziali e nelle periferie. Sono costruite in ghisa alte ca 1 metro e, a mezza altezza, hanno la caratteristica cannella da cui fuoriesce a getto continuo l’acqua da bere; la cannella, al suo centro, ha un buchino da cui si beve quando, una volta bloccato con le mani, il corso naturale dell’acqua inizia a sgorgare.
“Per giustificare un viaggio a Roma bastano le fontane” recitava il poeta e letterato inglese Shelley dopo i suoi soggiorni romani, riferendosi in particolare alle fontane monumentali. E’ proprio vero. Sin dall’epoca di Roma antica, l’acqua e le fontane sono state degli elementi che hanno caratterizzato il paesaggio urbano ed il patrimonio artistico e culturale.
 Tutta l’acqua che esce dalle Fontane di Roma non è persa o sprecata perché la maggior parte viene convogliata in grandi serbatoi per essere utilizzata per innaffiare giardini e parchi di cui Roma è ricca oppure, per quanto riguarda le fontane monumentali, è prevalentemente riciclata.

23. Mangiare e dormire

Noi abbiamo pernottato nel centro storico, in via del Babbuino. A metà strada tra piazza di Spagna e Piazza del Popolo. Zona comoda per visitare tutta l’area centrale non raggiungibile con la metro e comodo anche per la vicina stazione della metropolitana, utile per raggiungere Colosseo o città del Vaticano. (attenzione ai frequenti scioperi).

Altre zone da valutare per il soggiorno sono Trastevere e zona Termini, sicuramente più economica, ma di certo non tra i quartieri più belli e sicuri.

Noi abbiano soggiornato alla residenza Canova Tavolini, dove abbiamo trovato personale cortese. La residenza si trova nella casa di Canova e quindi è molto elegante: Gli spazi non sono ampi e non è presente una sala per colazioni, che però vengono servite in camera all’ora richiesta. La posizione è straordinaria.

Per mangiare è molto facile trovare trattorie e ristoranti di tipica cucina romana.

A cominciare dalla pasta. Che siano maccheroni, spaghetti, bucatini… conditi con sugo all’amatriciana, cacio e pepe o alla carbonara. In alternativa alla pasta assaggiate gli gnocchi alla romana.

Dopo la pasta c’è l’abbacchio, i saltimbocca alla romana, o la trippa, coda alla vaccinara. E come contorno fiori di zucca fritti, carciofi alla Giudia, fave col pecorino. E il dolce? Ciambelle al vino e grattachecca.

Dove? A trastevere, nel quartiere ebraico, intorno alla fontana di Trevi, nel quartiere monti….basta addentrarsi in qualche vietta nascosta per trovare un tavolo da “vacanze romane”.

POSTILLA: Street art by K2M

Girando per Roma non si può non notare come la street art qui sia orientata tormente verso la poster art.
Girovagando con gli occhi ho spesso trovato la firma di K2m riconoscibile sopratutto per i suoi “profili” attaccati ovunque